Articolo di : Nico P.
Domenica - 17 Maggio 2020
18:51
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La formazione delle onde.
Come si creano le ONDE
Il fondale giusto crea le migliori onde per il surf!
Nel film Point Break di Kathryn Bigelow, con Patrick Swayze e Keanu Reeves, il vero protagonista è il punto di rottura.
I surfisti lo conoscono bene: è il luogo in cui un’onda incontra all’improvviso un fondale superficiale e si rompe fragorosamente. Ora capirete il perché.
Un’onda trasporta l’energia che ha catturato dal vento, si propaga a volte per chilometri e può arrivare fino alla costa.
Mentre guardate il mare dalla spiaggia, infatti, dovete pensare che l’onda che dal largo si avvicina sta cambiando: diminuendo l’altezza del fondale, aumenta l’attrito e la parte inferiore dell’onda rallenta.
Un’onda inizia a sentire il fondo quando questo è inferiore a metà della sua lunghezza e, per conservare l’energia, cresce in altezza, diventando però più corta, finché a un certo punto la parte superiore scavalca quella inferiore, si frange e libera l’energia trasportata. In questo modo si può indovinare quale sia la morfologia di un fondo: se si vedono le onde infrangersi al largo, è perché in quel punto avranno incontrato un ostacolo. Avete mai fatto caso che in una spiaggia sabbiosa le onde si infrangono subito prima di una secca? Adesso conoscete il motivo.
Chiamateli frangenti
Guardare un surfista che cavalca un’onda lascia sempre senza fiato. Se poi la attraversa, la cosa è ancora più affascinante. Esistono diversi tipi di onde che si rompono – in linguaggio tecnico si parla di frangenti (o breakers) – e ognuno è più o meno spettacolare (e pericoloso).
Pilling breakers (frangenti di scivolamento): quando una spiaggia ha una pendenza molto dolce, le onde perdono gradualmente energia e arrivano a frangersi lontano dalla riva, producendo molta schiuma, che sarà trasportata verso la battigia.
Anche se queste onde possono essere grandi e rompersi più volte prima di terminare la loro corsa, sono i frangenti più semplici da cavalcare con una tavola da surf.
Plunging breakers (frangenti a tuffo): sono le onde che si incurvano a formare un tubo che i surfisti provano ad attraversare indenni. Si formano in spiagge con un fondale ripido, spesso un banco sabbioso o degli scogli improvvisi, in cui la parte inferiore dell’onda viene rallentata velocemente, costringendo quella superiore a proseguire la sua corsa intrappolando l’aria in un tubo. In questo caso l’energia è persa tutta insieme e questo tipo di onde può essere pericoloso.
Surging breakers (frangenti di rigonfiamento): in spiagge molto ripide, l’onda cresce risalendo il fondale e si solleva fino a rompersi all’improvviso sulla riva. La sua pericolosità spesso è dovuta alle forti correnti che trasportano l’acqua di nuovo verso il fondale. Anche se l’onda non è di grandi dimensioni, infatti, può tranquillamente ribaltare un adulto.
(illustrazioni di Alessandro Damin)
Fonte: www.wired.it